domenica 20 dicembre 2015

Yule - Il solstizio d'inverno


Yule è uno degli otto Sabbat festeggiati dal neo paganesimo e coincide con il solstizio d'inverno (almeno nel nostro emisfero, dall'altra parte del Globo invece si parla di Solstizio d'Estate).

Il solstizio d'inverno segna la notte più lunga dell'anno e, astronomicamente parlando, oscilla tra il 21 e il 22 dicembre a seconda dell'anno. Nel 2015 (anno in cui sto scrivendo quest'articolo) il solstizio invernale cadrà il 22 dicembre, più o meno tra le 4 e le 5 del mattino. Dal 2016 tornerà ad essere il 21 dicembre e così per i successivi due anni, infatti ogni anno la datazione astronomica si sposta di sei ore in avanti per tornare forzatamente a "resettarsi" al 21 dicembre ogni quattro anni.

Indipendentemente dal reale ciclo astronomico, il 21 dicembre è il giorno in cui il mondo neo pagano festeggia Yule, anche se alcuni (io sono tra questi) preferiscono centrarsi proprio con il calendario astronomico.

La notte tra il 20 e il 21 dicembre* viene tradizionalmente chiamata "Mother's Night" (dalla tradizione Sassone a quanto pare), è la notte della Grande Madre che dà alla Luce il Sole bambino, speranza di nuova vita e del ritorno dell'estate. E' una notte di morte e rinascita, in cui il vecchio Sole ormai spento lascia il posto al nuovo arrivato, è un ciclo che sichiude, la ruota che finisce il suo giro e apre quello nuovo.

I festeggiamenti del solstizio d'inverno erano tipici di diverse popolazioni e, spesso, non si limitavano ad un unico giorno, ma proseguivano anche per molti a cavallo di questo periodo.

I Greci festeggiavano il solstizio per aiutare il Dio Cronos nella battaglia contro Zeus e i Titani.
I romani (nel senso di Antichi Romani, non di abitanti di Roma di oggi :) ) festeggiavano il Dio Saturno, la festa era chiamata Saturnalia e iniziava a metà dicembre per proseguire fino alla fine del mese. I romani in questi giorni si scambiavano regali di buona fortuna chiamati Strenae, da cui deriva la tradizione delle Strenne Natalizie.

Le tradizioni che però hanno più influenzato il Natale moderno sono quelle scandinave.

L'etimologia della parola Yule (Jól) non è chiara, alcuni dicono derivi dalla parola norrena Hjól che significa "ruota", appunto la ruota dell'anno, altri invece pensano che derivi da lingue germaniche a base indo-europea.
L'origine del nome è complicato e si fonde con la mitologia, infatti Jolfoor (padre di Yule) e Jolnir (Yule) sono nomi di Odino. Si pensa anche che l'antenato del nostro Babbo Natale fosse lo stesso Odino, infatti le prime leggende narrano di qualcuno che consegnava i regali a cavallo di un bianco destriero (il che riporta alla mente Odino e Sleipnir, il suo cavallo a otto zampe), viene descritto come longilineo, vestito di nero e alto...ovviamente prima di venir trasformato in un paffuto signore con la barba bianca, vestito di rosso e alla guida di una slitta con renne, ma per questa tradizione bisogna attendere l'epoca vittoriana :)

Il Natale moderno inizia a delinearsi durante la conversione dei popoli germanici da parte della cristianità. Su indicazione di Gregorio Magno, non potendo sradicare brutalmente le tradizioni secolari dei popoli, i missionari cristiani cominciarono ad adattare simboli e tradizioni pagane alla cristianità, mantenendo però vive le sue tradizioni.

Da Yule sembra derivare la tradizione dell'uso decorativo di vischio e agrifoglio e l'albero di Natale, un albero sempreverde, simbolo della vita che persiste anche durante il freddo e il buio invernale.

La tradizione della "punta" decorativa per l'albero sembra derivi dall'uso di una streghetta (in molti al giorno d'oggi usano un angioletto) a simboleggiare Crona, la Dea Anziana, che presiede questa fase dell'anno, o dal fatto che spesso veniva messa una luce (probabilmente una candela) a simboleggiare la rinascita del Sole.
Appendere omini di marzapane o di pan di zenzero sembra derivi dalla tradizione di sacrificare al Dio della Vittoria dei prigionieri e appenderli per nove giorni agli alberi, così come Odino si fece appendere per nove giorni e nove notti all'albero cosmico per ottenere la conoscenza delle Rune. In questo modo gli omini di biscotto sono un'offerta al Dio per chiedere aiuto nel superare il buio dell'inverno.

Da ovunque Yule arrivi è sicuramente un momento di intensa energia, un passaggio di rinascita della Luce che pian piano vince nuovamente sull'Oscurità.
Yule segna un periodo di introspezione, in cui ci si riposa, si lascia andare il vecchio per far tornare nuova Luce.

Non amo rituali preconfezionati, credo che ognuno possa trovare il proprio modo per festeggiare, qualcosa che gli sia consono e senta proprio.
Posso però darvi qualche idea :)

Tutto quello che richiama l'inverno può aiutarvi a festeggiare Yule:
un ramo di quercia (possibilmente trovato a terra, non staccato dalla pianta madre viva) con qualche rametto di sempreverde (pino, abete, cedro, etc...) appoggiati vicino, qualche bacca rossa, del vischio, pigne, fettine di arance o di mele ed infine una spolverata di farina o zucchero a velo a simboleggiare la neve possono diventare un ottimo supporto per delle candele.

Le candele ed eventualmente dell'incenso possono essere addizionate con cannella, essenza di pino o di cedro. Tutti i colori che richiamano la Luce sono ottimi per le candele, quindi il bianco, l'argento, il giallo, l'oro, ma anche il verde della natura che sopravvive al freddo o il rosso delle bacche invernali.

Se volete fare offerte alla Madre e al Sole Bambino andranno benissimo i classici biscotti di Pan di Zenzero, delle mele al forno con un po' di cannella tipiche delle fredde notti invernali e un po' di vino caldo e speziato sarà sicuramente gradito :)

Tutto quello che per voi è perfetto questa notte andrà bene, l'importante è che lo sentiate veramente vostro :)

Personalmente, visto la mia mania di fare tutto a mano, quest'anno ho deciso che darò nuova vita ad una vecchia lampada che ormai per svariati motivi non ha più senso di esistere così com'è. Eliminerò quindi quella vecchia luce e pian piano la rimetterò a nuovo...contando i tempi che ho per realizzare oggetti per me direi che sarà pronta per il Solstizio d'Estate, giusto in tempo per accendersi in tutta la sua luminosità ;)

Merry Yule to all!

Nimue

*quest'anno, 2015, la notte della Madre sarà tra il 21 e il 22 dicembre.

lunedì 5 ottobre 2015

Fiordaliso

Il Fiordaliso è un piccolo fiore che una volta era molto comune nei campi di frumento prima dell'avvento dei diserbanti.
Esiste in diverse varietà di colore, viola, rosa, blu, bianco, il più comune e più conosciuto è quello azzurro/blu.

Il nome del Fiordaliso, Centaurea Cyanus, deriva, secondo l'etimologia, dalla parola greca "Kyanos" riferendosi alla prevalenza del colore blu/azzurro di questi fiori.
Secondo la leggenda, invece, il nome deriva dal Centauro Chirone che secondo alcuni lo scoprì per primo, mentre secondo altri il Centauro, ferito in battaglia, si curò con con il succo di questo fiore.

La seconda parte del nome, Cyanus, si dice derivi da un giovane innamorato della dea romana Flora che, trovandolo morto disteso su un campo di Fiordalisi, diede il nome del suo amato ai fiori.

Erba sacra presso diversi popoli antichi era anche chiamata Orlegonia dai Greci e Isiphilon dal Caldei.

A. Gentilini ne "Il volo dei Sette Ibis" scrive sul Fiordaliso:

"Sotto la sua descrizione fantasiosa, all'apparenza, si cela una grande verità alchimica, solo che si osservino, con molta attenzione, le analogie che entrano in gioco.

Il brano del "De Virtutibus Herbarum" dice infatti:

    "Si enim adiungatur cum sanguine upupae foemellae, et ponatur cum oleo in lucerna, omnescircumstantes credent se esse Magos, 
ita quod unis altero credet suum caput sit in terra et pedes in coelo"

ovvero:

"se viene aggiunto a sangue di upupa femmina, e si pone con olio nella lucerna, i circostanti si credono Magi, e così pure qualcuno crede di aver il capo in terra ed i piedi in cielo"

e termina dicendo:
 
"et hoc expertum est"

ovvero:
"ciò è stato fatto"

Si tengano presenti le analogie saturnine (upupa) e quelle solari (olio di oliva e sangue), in cui ci si pone all'opera per conciliare i due Fuochi, quello contraente, astringente, che fa Fuoco si è trasformato in Materia, da Luce in Tenebra, il Saturno mitologico o il Caino biblico, il Seth Egizio, che nel corpo umano si è cristallizzato nell'epifisi (è quella che oggi viene chiamata ghiandola Pineale, ndr).

Il risveglio di questa ghiandola, altrimenti detta "Opera del Nero", è la base ed il fonamento di tutta l'Opera Reale, perchè prelude alla conoscenza del seme sottile della Materia e porta a quell'altro Fuoco, espandente, celese, l'Habel mosaico, l'Horo egizio.
In tal modo il Corpo si spiritualizza e lo Spirito si materializza.

I fiori di Fiordaliso rappresentano il miglior collirio che possa esistere e sono estremamente efficaci, per uso esterno, per qualsiasi affezione degli occhi, ossia contro le congiuntiviti, blefariti e orzaioli"

Proprio per le sue ottime qualità di collirio, in magia viene usato per aumentare le capacità psichiche ed era considerata tra le erbe magiche per eccellenza ne
gli incantesimi.

Questo piccolo fiore ci aiuta a vedere le cose con più chiarezza, ad accettare le differenze che vediamo negli altri, ad avere una maggiore conoscenza di sè e protegge le nostre capacità psichiche da influenze negative.

Il Fiordaliso è quindi un ottimo "ponte" per aumentare le capacità di chiaroveggenza, aiutando a vedere tutto con migliore chiarezza.
Bruciare dei petali insieme all'incenso durante la divinazione di tarocchi può aiutare a migliorarne la visione.
Per sedute in concentrazione, rituali in cui la meditazione è fondamentale per poter "vedere", è possibile mettere un macerato di questi fiori o una pezza pulita e imbevuta di un decotto di petali sul Terzo Occhio (Ghiandola Pineale) e/o sulle palpebre per aumentare la "vista magica".

E' anche un potente "depuratore" da forze negative.
Per proteggere la propria casa sbriciolare i fiori e spargerli per tutta casa, passare poi a ripulire spazzando via il tutto con una scopa. Una volta pulito spargere di nuovo i petali sulla soglia di casa e negli angoli della stanza, è possibile anche aggiungere un sacchettino di sale così da aumentarne la potenza.

Dai fiori è possibile ricavare un bellissimo inchiostro blu che potrebbe benissimo essere usato per scrivere incantesimi o rituali soprattutto per quanto riguarda la ricerca di risposte che, grazie al Fiordaliso, potremmo vedere molto più chiaramente.
Per ottenere l'inchiostro:
far bollire un paio di tazze d'acqua ed immergervi i fiori, continuare a cuocere finchè l'acqua non diventa di un blu acceso e l'acqua è evaporata quasi totalmente (più o meno la densità di un inchiostro normale); aggiungere poche gocce di aceto per fissare il colore e un pizzico di sale per evitare che ammuffisca; conservare chiuso e lontano da fonti di luce o di calore.

Il Fiordaliso era molto comune una volta e veniva coltivato nei cortili o giardini come protezione dagli spiriti del male e dal Maligno stesso, alcuni antichi usi e credenze:

- un mazzo di fiordalisi veniva usavo per aspergere gli sposi con acqua benedetta,
- le ragazze si lavavano il viso con un infuso di Fiordalisi per preservare la bellezza e come protezione dagli incatesimi,
- si dice che tenere dei fiordalisi in casa faccia ammuffire il pane,
- mentre se cercate l'anima gemella vi basterà spruzzare un po' di estratto nella scarpa destra, attirerete sicuramente l'amato,
- per la fertilità tenete invece un sacchetto di fiordalisi tra i cuscini del letto,
- gli uomini innamorati potevano portare un fiore di Fiordaliso addosso per "testare" l'interesse della propria amata, se il fiore avesse perso colore in fretta l'amore non sarebbe stato corrisposto,
- le foglie macerate nel vino venivano considerate un ottimo rimedio protettivo contro la peste e le malattie infettive.

venerdì 24 luglio 2015

Tarassaco - Make a Wish - Esprimi un desiderio


Non credo esista nessuno che possa resistere a soffiare su un "soffione" trovato in un campo per disperderne i semi al vento sperando che il proprio desiderio venga esaudito! che ci si creda o no tutti prima o poi l'abbiamo fatto :) 

Il cosiddetto "soffione" non è altro che la trasformazione del giallo fiore del Tarassaco* che, una volta persi i petali, li sostituisce con tantissimi semi leggerissimi e "pelosi", perfettamente adatti ad essere trasportati dal vento.
Nella tradizione magica i semi del tarassaco si credeva potessero attrarre l’amore. 

Le ragazze in età da marito soffiavano sui semi per scoprire quanti anni avrebbero ancora dovuto attendere prima di sposarsi, il numero di soffi necessari a far volare tutti i semi sarebbe stato appunto il numero di anni d'attesa. 
I semi erano anche "usati" per portare messaggi d’amore a chi era lontano, portati dal vento trasportavano il messaggio che gli era stato affidato dal soffio fino al destinatario.

I ciondoli che realizzo sono fatti inglobando in resina i semi del Tarassaco. Vengono colati a mano uno per uno, non esistono due pezzi uguali.
Una volta caricato il ciondolo con il vostro desiderio potrete sempre tenerlo addosso o comunque con voi (in borsa ad esempio), quando lo toccherete cercate di pensare al desiderio racchiuso e soffiateci sopra per portarlo nel Vento e farlo avverare.



IL RITUALE CHE POTETE USARE PER AFFIDARE AL VENTO IL VOSTRO DESIDERIO:

(come ogni rituale può essere personalizzato a proprio piacimento, quello proposto è il mio, ma ognuno deve sentirsi libero di poterlo modificare fino a sentirlo proprio)

- Purificate l’oggetto tre volte sopra a fumi d’incenso, salvia e lavanda chiedendo che tutte le energie non necessarie lo lascino e poi mettetelo sotto i raggi della Luna Piena per una notte.

- A questo punto l’oggetto è pronto per ricevere la vostra energia e il vostro Desiderio.

- Cercate un momento in cui potete stare tranquilli (possibilmente in Luna piena o crescente), rivolgetevi ad Est accendendo una candela di colore giallo (vanno bene anche colori simili come l’ocra, il sabbia, etc…). L’Est è il punto cardinale dell’Antico Spirito dell’Aria e il giallo è il colore che comunemente lo caratterizza. Chiedete all’Antico di partecipare al Rituale.

- Concentratevi, se vi aiuta potete anche accendere dell’incenso, pensando a quello che volete realizzare tenendo l’oggetto tra le mani o passandolo sulla fiamma della candela (non vicino,  attenti a non bruciare voi o l’oggetto, basta che passi sopra i fumi della fiamma). Ripetete il desiderio e chiedete all’Antico di aiutarvi a portarlo lontano affinchè possa essere ascoltato ed accolto. Potete ripetere la richiesta quante volte volete, di solito è d’uso ripeterlo per multipli di tre. L’importante è sgombrare la mente e rimanere concentrati sulla richiesta, non abbiate fretta, è un momento tutto vostro.

- Quando sentite che l’oggetto è “carico” del vostro desiderio ringraziate per la presenza l’Antico dell’Aria e spegnete la candela con uno spegni candela o qualcosa di simile (va bene anche un coltello usato di piatto), le candele rituali non vanno mai spente soffiandoci sopra, secondo la tradizione è un offesa all’Elemento dell’Aria.

- A questo punto l’oggetto è pronto per essere indossato o portato con voi.


Siate benedetti, sempre! BB )O( 
Nimue


* dalle mie parti (Bologna) viene chiamato anche Piscialetto. Non so se sia soltanto una forma dialettale o se anche in altre parti d'Italia venga chiamato in questo modo, fatto sta che questo "soprannome" denota anche una conoscenza delle sue proprietà erboristiche in quanto i preparati con questa pianta hanno benefici effetti diuretici.








martedì 7 luglio 2015

ORGONITI - GIOIELLI D'ENERGIA

Con il termine ORGONE, inventato da Wilhelm Reich, si indica l'energia vitale che permea l'intero universo. 
L'Orgone è comune in quasi tutte le culture e prende vari nomi: Ki, Reiki, Prana, Energia Eterica, Energia Magica, Bioenergia, Energia Astrale, Forza di Vita, Energia Universale, Spirito Santo, etc...

Un'ORGONITE è un particolare materiale formato da metallo e resina con l'aggiunta di materiale organico. 
Le orgoniti sono in grado di assorbire come una spugna l'energia negativa per rilasciarla sotto forma di energia pulita e positiva. 
Nell'uscire "pulita" dall'orgonite l'energia si carica anche delle proprietà dei materiali organici che sono stati inseriti all'interno come cristalli o erbe.

Le orgoniti, grazie appunto alle loro proprietà di rilascio di energia vitale pulita, sana, possono trovare applicazione in molteplici campi della medicina alternativa come la Cristalloterapia, la Radiestesia, tecniche Reiki, etc...

I materiali organici che inserisco nelle mie Orgoniti hanno caratteristiche riferite ai Chakra, soprattutto per quanto riguarda i cristalli, ma anche con caratteristiche relative all'Energia Magica.
Tutti gli oggetti naturali possiedono un'energia, che il loro significato si perda nella notte dei tempi delle tradizioni magiche o sia più "recente" per quanto riguarda discipline alternative poco importa, si tratta sempre della stessa energia che pervade il tutto!

Realizzo quindi Orgoniti con cristalli o erbe, i primi molto legati ai Chakra, le seconde invece molto legate alla tradizione magica.
Piccoli Gioielli d'Energia da portare sempre con sè per ottenere il massimo dei loro benefici.

Ognuna delle mie Orgoniti è realizzata a mano, non esistono quindi due pezzi uguali.

Il presente testo è solo un riassunto dell'intero mondo delle Orgoniti, con una semplice ricerca online si potranno trovare centinaia di siti che descrivono questi oggetti e le loro meravigliose caratteristiche.

Siate benedetti, sempre! BB )O( 
Nimue

Alcune immagini delle Orgoniti che realizzo:










mercoledì 3 giugno 2015

La Scala delle Streghe



La Scala delle Streghe è un feticcio dell’antica stregoneria ed è basato sulla magia dei nodi.

Anticamente era fatto di corde o capelli, probabilmente della persona oggetto dell’incantesimo, con intrecciati amuleti come ossa o piume d’uccello. Sulla sommità della Scala era presente un anello, come maniglia o per essere appeso. Il numero di fili e di nodi dipendeva dal tipo di incantesimo che si voleva effettuare.

C’è chi usa questi oggetti non come incantesimo, ma come rosario pagano o per la meditazione, in questa maniera seguendo i nodi non è necessario contare quante volte si ripetono le frasi e si può restare in uno stato meditativo più profondo.
Personalmente preferisco dividere le due cose, le Scale delle Streghe come amuleto nei cui nodi si saldano i desideri cercati ed eventualmente un rosario per altri scopi.

La prima Scala della Strega venne trovata in una casa a Wellington, nel Somerset (UK). Nel solaio di questa casa vennero trovate sei scope, una vecchia sedia e, appesa vicino, una corda intrecciata con piume, nessuno aveva mai visto qualcosa di simile.

Facendo ricerche approfondite, Charles Godfrey Leland scoprì che in Italia esisteva qualcosa di simile che veniva chiamata “ghirlanda delle streghe”, era fatta di corda annodata in cui erano inserite piume nere di gallina. 
All’epoca questo tipo di feticcio era usato per mandare malefici: si pronunciava la maledizione per ogni singolo nodo, il nodo veniva fatto intrecciando piume od ossa e, una volta finito, lo si metteva sotto il letto del destinatario.

Nella Scala ritrovata a Wellington le piume erano invece inserite, non intrecciate e vi era l’immagine di una gallina o di un gallo sulla sommità del feticcio su cui era stata fatta una croce nera con delle spine. Il feticcio veniva poi posto dentro il materasso della vittima, non sotto al letto.

Le distinzioni a mio parere stanno ad indicare soltanto che il “potere” veniva inserito nei nodi, il resto era più o meno da contorno, e che comunque andava messo il più vicino possibile al destinatario in maniera tale che ne assorbisse l’energia standovi il più a lungo possibile vicino (da qui sotto al letto o nel materasso, visto che tutti bene o male dormiamo e quindi buona parte del tempo lo passiamo a letto e, essendo un maleficio, era nascosto alla vista del malcapitato).

Anticamente si credeva che questo tipo di feticcio venisse usato soltanto per portare malefici o addirittura la morte. L’unico modo per togliere l’incantesimo era trovare la Scala e sciogliere ogni singolo nodo.
Oggi viene usato per canalizzare energia positiva, di guarigione, per esaudire desideri o per legare (anche se in quest’ultimo caso bisogna prestare molta attenzione al fatto che non si tratti di un legamento contro la volontà di qualcuno).

LE MIE SCALE DELLE STREGHE
Le Scale delle Streghe che realizzo sono tutte realizzate con materiali naturali. Lana o cotone per i fili, vetro, metallo o legno per gli amuleti intrecciati, non uso per scelta piume o ossa di animali a meno che li trovi disponibili in natura.  
Uso nove fili, intrecciati tre a tre e poi tra loro.
I nodi sono nove e sono nove anche gli oggetti intrecciati nei nodi spesso, ma non sempre, anche questi sono a gruppi di tre.

COME USARE LA SCALA DELLE STREGHE

Una volta che la Scala vi arriva a casa va purificata per poi essere pronta ad accogliere le vostre energie.
Per farlo consiglio di appoggiarla per una notte, possibilmente in luna calante, su un letto di sale*.
Il giorno dopo bruciate della salvia e della lavanda, se volete anche dell’incenso, e passate l’oggetto tre volte sui fumi concentrandovi e chiedendo che le energie negative rimaste si allontanino.
Se sentite che l’oggetto ancora non vi appartiene totalmente potete ripetere il tutto.

*tradizionalmente il sale andrebbe ridato alla Terra perché ne dissipi le energie negative assorbite, tuttavia state molto attenti se ne avete molto e lo mettete tutto sotto una pianta. Il sale “sterilizza” il terreno e, se troppo, potrebbe causare la morte della vostra pianta. Per ovviare al problema diluitelo in tanta, tantissima acqua e poi spargetelo in più punti possibile. Madre Terra vi ringrazierà!

Adesso il vostro feticcio, la Scala, è pronto per accogliere la vostra energia.
L’ideale sarebbe portarlo con sé fino al rituale per caricarlo, tenetelo in borsa o vicino al letto, cercate di fare in modo di averlo il più possibile vicino in maniera tale da creare una sorta di rapporto filiale.
Con luna piena (se non riuscite la notte di luna piena, cercate almeno di farlo in luna crescente) rilassatevi, accendete qualche candela e dell’incenso se volete, l’importante è che riusciate a concentrarvi su quello che desiderate.
Quando siete rilassati e concentrati prendete la Scala in mano e cominciate a visualizzare la vostra energia che pian piano si espande, vi avvolge e poi avvolge anche la Scala, unendovi in un’unica sfera energetica.
Non abbiate fretta, avete tutto il tempo che volete.

Quando riuscite a visualizzare bene la sfera di energia che vi unisce cominciate a “caricare” il feticcio.
Di nodo in nodo inserite il vostro desiderio, se volete potete seguire una cantilena tradizionale che in inglese è:

By knot of one, the spell's begun.
By knot of two, the magic comes true.
By knot of three, so it shall be.
By knot of four, this power is stored.
By knot of five, my will shall drive.
By knot of six, the spell I fix.
By knot of seven, the future I leaven.
By knot of eight, my will be fate.
By knot of nine, what is done is mine.

Mentre in italiano:

Dal nodo di uno, l'incantesimo è iniziato.
Dal nodo di due, la magia si avvera.
Dal nodo di tre, così sarà.
Dal nodo di quattro, questo potere è stato memorizzato.
Dal nodo di cinque, la mia volontà deve guidare.
Dal nodo di sei, l'incantesimo posso correggere.
Dal nodo di sette, il futuro ho trasformato.
Dal nodo di otto, mio sarà il destino.
Dal nodo di nove, ciò che è fatto è mio.

Una volta arrivati all’ultimo nodo cercate di visualizzare tutta l’energia che si chiude nei nodi e nell’intera Scala.  

A questo punto potete appendere o appoggiare la Scala dove preferite, dove pensate sia più utile al vostro scopo (vicino alla porta di casa per protezione della casa e della famiglia, vicino al letto di una persona cara o, se è per voi, potete anche portarvela dietro nella borsa).

Siate benedetti, BB )O(
Nimue

Alcune delle mie Scale delle Streghe:







giovedì 28 maggio 2015

Pentacolo "Erbano"

Primo post del blog inaugurato con un Pentacolo! direi che come inizio potrebbe non essere male :)


Ho trovato quest'immagine girovagando in rete e l'ho trovata particolarmente interessante.
Non tanto per la corrispondenza esatta delle erbe con i vari elementi del pentacolo, quanto perchè mi sembra un'ottima idea da mettere ognuno nel proprio Libro delle Ombre e personalizzarlo con le erbe preferite...ottimo metodo visuale per memorizzarle o averle sempre sott'occhio per un uso veloce.
Credo che man mano ne farò uno anch'io!

Dicevo che non trovo una corrispondenza esatta tra le erbe e i vari elementi del pentacolo perchè molto dipende da cosa si "vede" nel pentacolo. Tralasciando il significato completo di questa figura così usata (spesso fin troppo), per cui ci vorrebbe un trattato gigantesco, mi limito a dire che a me piace vederlo come Spirito (la punta in alto), Terra, Aria, Fuoco e Acqua a seguire in senso orario.
Vedendolo in questo modo metterei la lavanda nella terza punta, quella dell'Aria e non nella Terra...giusto per fare un esempio.

In pratica trovo che l'immagine sia un ottimo spunto da personalizzare in base alle esperienze o esigenze di ognuno! ovviamente si può fare anche con i cristalli o con qualunque altra cosa usiate per indentificare gli elementi :)

BB )O(
Nimue

domenica 24 maggio 2015

MagicaMente . . . coming soon . . .

Abbiate solo un attimo di pazienza, sto finendo di settare tutto :)

BB )O(
Nimue